Politiche, servizi e professioni sociali tra fragilità personali e potenzialità comunitarie
Quali prospettive sociali vi possono essere per la società italiana, in un’epoca di crisi come l’attuale?
Al quesito tenteranno di rispondere i partecipanti al convegno “Politiche, servizi e professioni sociali tra fragilità personali e potenzialità comunitarie”, che si svolgerà mercoledì 5 dicembre a Trieste, dalle ore 9 alle ore 18, nell’auditorium del museo Revoltella, in via Diaz 27.
L’iniziativa è dell’Università degli Studi di Trieste, in collaborazione con il Comune, l’Istituto Jacques Maritain, l’Associazione italiana di sociologia e l’Associazione italiana docenti di servizio sociale. Coinvolgerà esperti del mondo della ricerca e della formazione, del mondo politico istituzionale chiamato a governare i sistemi di welfare e del mondo dei professionisti che fattivamente vi operano, con particolare riferimento al servizio sociale.
L'intento – ricorda il prof. Luigi Gui, coordinatore del corso di laurea triennale in servizio sociale –è quello di analizzare da diverse angolature la crescente realtà di vulnerabilità, di disagio e di povertà di molte persone e famiglie, interrogandosi da un lato sulle politiche e sui servizi di cui disponiamo, dall'altro sulle realistiche attese di mutamento, di crescita professionale degli operatori, di qualificazione dei servizi e degli strumenti di protezione sociale, di sviluppo comunitario solidale.
Sono previsti, tra gli altri, gli interventi del vice presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, dell’assessore alle Politiche giovanili, politiche sociali ed immigrazione della Provincia di Trieste, Roberta Tarlao, e dell’assessore alle Politiche sociali del Comune di Trieste, Laura Famulari.
Uno sguardo – sottolinea il prof. Francesco Lazzari, coordinatore del corso di laurea magistrale in servizio sociale, politiche sociali, programmazione e gestione dei servizi – che vuole essere aperto ed incisivo, rivolto ai reali bisogni della gente, per intravedere piste operative concrete, legate alla competenza degli operatori, alla capacità delle organizzazioni pubbliche e di terzo settore, agli spazi partecipativi e di cittadinanza attiva.
Per il programma completo, visionare il volantino.